Recensioni de MISSION IMPOSSIBLE – PROTOCOLLO FANTASMA

Tom Cruise ritorna nei panni della superspia Ethan Hunt nel quarto capitolo della serie “Mission: Impossible”. Sono trascorsi cinque anni dall’ultimo episodio, e il ritorno in scena è fatto in grande stile: azione da alta scuola di stuntman, suspense, inseguimenti, esplosioni, scazzottate, sparatorie. Non manca davvero nulla in “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma”: due ore e un quarto per una spy story piena di azione.
Poteva destare qualche perplessità la scelta del regista, Brad Bird, autore finora soltanto di film di animazione, “Il gigante di ferro”, “Gli incredibili”, “Ratatouille”, ottimi certo, ma pur sempre privi di attori in carne ed ossa da dirigere. Ebbene, l’esame Bird lo passa alla grande, grazie a scelte registiche che vanno dalle semplici inquadrature a trovate tecnologiche fantastiche (le lenti a contatto utilizzate come videocamere o tendoni che riproducono la realtà retrostante).

Bravo nel realizzare le scene degli inseguimenti con movimenti meccanici senza sbavature coadivati dall’utilizzo della computer grafica (l’inseguimento a Dubai nel bel mezzo di una tempesta di sabbia). Bird è assoluto protagonista lasciando il segno alla pellicola, rendendola originale rispetto alle precedenti. Rimangono gli elementi principali, ma “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” ha una personalità e uno stile molto personali senza però snaturarne l’identità. Oltre alla tradizionale presenza di Tom Cruise che, tra visite al chirurgo plastico e sedute in palestra, sembra diventare sempre più giovane e atletico, è determinante la presenza di Simon Pegg: il suo humour britannico regala i momenti più divertenti del film. La bella di turno è stavolta Paula Patton, magari non bellissima ma sicuramente una delle attrici più in forma fisicamente e dotate di fascino della saga.


Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” può dirsi riuscito anche per la sceneggiatura di Josh Appelbaum, Christopher McQuarrie e André Nemec capaci di mettere in scena una storia suggestiva e credibile, anche se il soggetto ideato, tra gli altri, da Tom Cruise e J.J. Abrams (padre di “Lost” e regista anche del precedente episodio), poteva evitare di basarsi sul classico e abusato scontro tra America e Russia. I due vestono anche i panni di produttori e a loro, dunque, vanno i complimenti per una confezione perfetta e curata nei minimi dettagli. Ci portano in giro per mezzo mondo: Mosca, Dubai, Mumbai, meravigliose location che fanno comprendere quanto sia movimentato questo “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma”. Certo, in alcuni momenti si oltrepassa il limite tra la realtà e l’assurdo, ma il fine giustifica tutto il resto: lo spettacolo. E qui lo spettacolo è grandioso.