Lettere americane, 1927-1947 di LeRoy Pollock

Non tutte le corrispondenze hanno la stessa eco. Tutt’altro. Ma laddove alcuni pubblicano missive insipide, gli editori Grasset creano un evento pubblicando queste lettere scambiate tra i membri della famiglia Pollock. Innanzitutto il padre, LeRoy, morto troppo presto, e la madre, Stella, i cui rari e pragmatici scritti testimoniano una profonda discrezione e devozione.

Ci sono poi le numerose lettere dei cinque figli: Jackson, il più giovane, che diventerà una figura importante dell’arte astratta, Sanford, Frank, Marvin e Charles, il maggiore, anch’egli pittore. Ed è proprio lui, questo artista meno conosciuto dell’illustre fratello minore, che si rivela in questa raccolta. Nei consigli dati a Jackson, nelle lettere inviate dalla devota moglie Elizabeth, ma anche attraverso i suoi disegni, con un tratto vicino a quello di Lucian Freud. Un artista raro in una famiglia americana tanto tradizionale nel rapporto con la terra e il lavoro quanto atipica nell’impegno politico e artistico. Oltre ai forti legami di intimità e di rispetto reciproco, queste preziose lettere, raccolte dai discendenti di Charles, testimoniano un “sogno americano”, un legame intrinseco con lo spazio e gli sconvolgimenti del mondo.

Trascendono l’atto comunicativo in un’evocazione eloquente della vita quotidiana, di quei piccoli dettagli che compongono una civiltà in divenire. Un ritratto caleidoscopico dell’America attraverso il prisma di una famiglia straordinaria.