Il CAOS

Sono necessari un equilibrato sviluppo di tutti, un uso intelligente e rispettoso dei doni della natura, un’ equa distribuzione delle risorse… e via discorrendo.

Come attuare una conversione di rotta? Perché di questo si tratta; se vogliamo che tutti gli uomini abbiano da mangiare, noi dobbiamo smettere gli sprechi, dobbiamo ritrovare la sobrietà nel consumo. Se non vogliamo morire tutti di cancro, dobbiamo ridurre drasticamente l’uso privato delle automobili, usare mezzi pubblici con motori alternativi,  accedere all’energia solare per gli usi domestici.

Io penso, inoltre, che, se rendessimo meno appetibile il petrolio, forse cesserebbero anche le guerre che si fanno prevalentemente per controllare le vie del petrolio e delle altre risorse, i futuri mercati, il potenziamento delle ricchezze dei già ricchi.

La scienza del Caos, in altri termini, ci insegna che non esistono sicurezze, che i comportamenti della vita in tutte le sue forme ci sono in gran parte sconosciuti, che la “turbolenza”, come la chiamano i fisici, non è prevedibile e controllabile. Ciò indica che dobbiamo ridimensionare tutti i tipi di orgoglio (di civiltà o di religione che siano), ma anche che la parsimonia nell’uso delle risorse, il rispetto degli equilibri e soprattutto la tolleranza verso tutti gli uomini dovrebbero diventare la base essenziale del nostro vivere. Solo questo può farci meno inquieti e mettere la prima pietra verso una vivibilità più umana e felice.