Il CAOS è

Senza l’attuale tecnologia della comunicazione e degli altri campi delle attività umane, non sarebbero stati possibili determinati studi, né si sarebbero verificati eventi spaventosi come il crollo delle torri in America e le guerre che ne sono seguite e che ne verranno.

La tecnologia è allora una disgrazia per l’uomo?

Sembrerebbe di sì, se ci fermassimo a considerare alcuni recenti fenomeni o se guardassimo alla povertà e alla disperazione di milioni di essere umani. Dobbiamo, tuttavia, riflettere al fatto che forse è solo l’uso errato che se ne fa a causare gli enormi danni ai quali assistiamo.

Se, infatti, immaginiamo (esistono rigorosi calcoli in questo senso) un uso diverso della tecnologia, sottratta al controllo di pochi e volta al bene di tutti, vedremmo salire benedizioni da ogni angolo della terra.

La tecnologia, infatti, può portare alla fine della fame; permette l’uso di farmaci che alleviano le sofferenze e prolungano la vita; consente rapidi trasporti da zone lontanissime del pianeta; trasforma parti di deserto in floride piantagioni… La tecnologia raffinata di oggi favorisce l’incontro tra uomini e culture, il raffronto degli usi e dei costumi, la mescolanza e lo scambio delle civiltà.

Sembra, tuttavia, che gli uomini non siano all’altezza delle sue miracolose proprietà. È come se essa avesse fatto impazzire, perdere ogni buon senso; quasi che, di fronte a cosė ampie possibilità, si fosse smarrito il senso delle cose.

Se, dopo la scoperta del Caos, non possiamo più immaginare valori fissi e immutabili; se, viste le differenze storiche e la diversità dei costumi, dobbiamo rendere relativo il giudizio sulle culture, è comunque, e più che mai, da cercare un valore comune, duttile e adattabile, ma forte.

Come non comprendere, ad esempio, che l’attenzione esagerata alla preponderanza di singoli individui, la conservazione dei loro privilegi, non possono che condurre a privazioni e sofferenze per altri? I profitti senza controllo di alcuni non possono che causare la mancanza dell’essenziale per molti.