15 curiosità su Il Signore degli Anelli – fine

10. I diritti per un pugno di sterline

Nel 1969 Tolkien vendette i diritti cinematografici de Il Signore degli Anelli per 10.000 sterline (12.000 euro).

11. Gli orchi… sono elfi

Gli orchi non dovrebbero essere delle razze a parte, bensì elfi corrotti. Il film, perciò, mente un po’ quando mostra Saruman che crea gli orchi in una fucina. In realtà, proprio come le altre razze e gli elfi, gli orchi si riproducono, ma questa informazione viene dal Silmarillion, non da Il Signore degli Anelli.

12. Non tutti gli anelli furono forgiati da Sauron

In realtà solo l’Unico Anello fu interamente creato da Sauron. I tre anelli elfici, Nenya, Narya and Vilya, non furono forgiati dall’Oscuro Signore ma da un re elfo, Celebrimbor, il quale aiutò Sauron a forgiare anche gli anelli dei Nani e degli Uomini, perché non si fidava totalmente di lui.

13. Aragorn come Carlo Magno

Uno dei principali personaggi della vicenda, Aragorn, figlio di Arathorn, che diventa Re Elessar II ne Il ritorno del re, non è totalmente frutto della fantasia di Tolkien, ma l’autore si ispirò a Carlo Magno, sovrano dei Sacro Romano Impero. Carlo Magno, attorno a cui sono nate numerose storie e leggende, riunì l’Europa dell’Est dopo il crollo dell’Impero Romano, così come Aragorn diventa artefice dell’unione dei regni della Terra di Mezzo, Arnor e Gondor, conducendo i popoli a un periodo di pace e rinascita.

14. La Grande Guerra

Nonostante Tolkien “odiasse cordialmente” l’allegoria, sua figlia ammise che la descrizione delle Paludi della Morte, sarebbe una proiezione dell’esperienza del padre durante la Prima Guerra Mondiale.

15. Mitologia celtica e anglosassone

Tutta l’opera di Tolkien è pervasa da elementi storici e mitologici. Oltre a quella nordica, quella celtica ed anglosassone sono particolarmente tangibili, come nella figura dell’Elfo, che ricorda l’immortale personaggio pre-umano irlandese del popolo dei Tuatha Dé Danann. Il linguaggio degli elfi, la loro bellezza, i loro gioielli e le tradizioni, l’amore per l’arte e per gli animali, per la musica e la poesia, sono tutte caratteristiche definite dalla tradizione anglosassone